World&Companies - Daniele Bartocci

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Reportage

List of some Best Sellers - Journalism (2010-2013)

CORRIERE ADRIATICO – PER UN NUOVO SVILUPPO RIPARTIAMO DAL LAVORO Si è tenuto ieri, presso l’Aula Magna della Fondazione Colocci, l’interessante incontro dal titolo “Per un nuovo sviluppo ripartiamo dal lavoro”, volto a riproporre l’attenzione sull’importanza del lavoro in una politica finalizzata al superamento dell’attuale crisi economica e sociale. Presenti all’iniziativa Roberto Petrini (giornalista del quotidiano “La Repubblica), Marco Manzotti (segretario generale CGIL Ancona) Stefano Staffolani (docente dell’università di Ancona) e Guglielmo Epifani (Presidente Fondazione Bruno Trentin). <<In questo paese vanno ritrovate radici solide – afferma Petrini - Ci sono sperequazioni e specialmente l’evasione che vanno combattute. L’importante è capire le ricette dello sviluppo>>: Sulla stessa linea di pensiero Manzotti che aggiunge: <<Occorre ripartire dal lavoro per uscire dalla crisi . Esso dipende dalla crescita e nel contempo deve essere visto come un qualcosa che promuove la qualità dello sviluppo>>. Nel suo intervento, Epifani ha invece enfatizzato il tema della iniqua distribuzione dei redditi e in particolare della crescita zero italiana: <<Da dieci anni l’Italia è immobile dal punto di vista degli investimenti,  del reddito, dell’occupazione e di conseguenza dello sviluppo. Occorre un’idea precisa di politica economica che sostenga la crescita, la formazione e motivazione dei giovani, nonché gli investimenti produttivi. E’ fondamentale la ricerca di una migliore qualità ed efficienza nella produzione italiana come segnali distintivi>>. Il numeroso pubblico presente ha seguito con attenzione anche i dati elencati da Manzotti inerenti la realtà marchigiana: <<I dati del 2011 relativi alle esportazioni delle aziende regionali hanno registrato una ripresa meno performante in relazione altre realtà nazionali. Da segnalare la perdita dell’11% degli addetti dell’industria marchigiana rispetto all’anno pivot 2007, ovvero l’anno della pre-crisi. Con riferimento allo stesso periodo, come è facile dedurre, il tasso di disoccupazione è passato dal 2,7% al 6,8% a testimonianza dell’aumento della precarietà>>.


FACE-TO-FACE BACCI-MELAPPIONI: ELEZIONI A SINDACO DEL COMUNE DI JESI (MAGGIO 2012, CORRIERE ADRIATICO)
Come da copione, face to face mancato tra i due candidati del ballottaggio, ovvero Augusto Melappioni e Massimo Bacci. All’invito dell’esponente dell’UDC Paolo Cesaretti alla “sfida” presso il Palazzo dei Convegni, Massimo Bacci ha risposto negativamente: “E’ assurdo che un soggetto di parte si faccia mediatore del confronto”, aveva dichiarato il candidato di Jesiamo alla vigilia. Ieri pomeriggio il promotore dell’incontro, Paolo Cesaretti, ha voluto chiarire la situazione: “Non ci interessa nessun apparentamento. Eventualmente ci saranno dei suggerimenti su come andare a votare”. Con ogni probabilità un eventuale apparentamento dell’ultimo secondo non garantirà comunque un posto in consiglio all’UDC: “Il nostro gruppo sarà presente, se non dentro il palazzo, nelle piazze, non dimenticatelo – afferma l’esponente dell’UDC davanti ad una ventina di presenti, tra cui spicca il nome di Marco Giampaoletti - Vogliamo un sindaco forte, capace di imporsi. I ni non servono a niente…”. Paolo Cesaretti ha le idee chiare: “La prima domanda che proporremo al primo cittadino di Jesi riguarderà il bilancio. Dove andrà a finire il danaro a noi richiesto?”. La macchina comunale dovrà inoltre “narrare” qualsiasi fatto agli jesini: “Chiederemo sicuramente l’installazione delle telecamere all’interno di ogni sala comunale. In altri termini, vogliamo una città in stile Grande Fratello, segnata da una netta trasparenza!”. Non si sbilancia il candidato del PD Augusto Melappioni: “In questo silenzio è impossibile esprimersi nel migliore dei modi. Posso comunque dire che se le forze politiche si mettessero insieme solamente per ottenere una carica, ciò rappresenterebbe un sinonimo di non governabilità”. Ecco quindi una risposta alle critiche: “Siamo per la discontinuità, a differenza di come dicono alcuni. Abbiamo un gruppo di consiglieri completamente nuovi e ciò rappresenta un emblema di cambiamento. Il non voto? E’ davvero un fatto preoccupante specie in un ballottaggio. Invito tutti i cittadini ad esprimere le proprie preferenze”.


JESI- SOSTENIBILITA': IL LEAF-METER (2012) Il Comune di Jesi misura la sua sostenibilità. A confermare l’impegno a favore dell’ambiente e del territorio ci ha pensato ieri mattina l’Assessore allo sviluppo sostenibile Daniele Olivi. “Le nostre azioni e politiche ambientali sono volte alla riduzione delle emissioni dei gas serra e alla promozione delle fonti rinnovabili – ha affermato Olivi presso la Sala del Consiglio comunale che ha ospitato una cinquantina di alunni delle scuole superiori – in linea con gli obiettivi delineati dalla politica 20-20-20 della Comunità Europea e dal trattato internazionale di Kyoto”. Il tutto per riqualificare edifici di interesse pubblico e ottimizzare i trasporti, così da poter creare uno sviluppo sostenibile che è patrimonio di tutti. “Il Leaf Meter sviluppato dal Gruppo Loccioni e selezionato dalla Collezione Farnesina Design è uno strumento importantissimo – continua l’Assessore - Il raggiungimento degli obiettivi e i risultati ottenuti in termini di sostenibilità sono infatti monitorati e comunicati per una maggiore consapevolezza delle Amministrazioni e dei cittadini”. Il team della misura è strategico anche alla luce dell’iniziativa della Commissione Europea del Patto dei Sindaci al quale il Comune di Jesi aderisce, e che impegna gli enti nella definizione dei Seap, ovvero dei piani volti alla riduzione delle emissioni climalteranti. “Il Leaf Meter può essere rappresentato come una metafora del rapporto tutto nuovo tra natura, uomo e tecnologia – così Maria Paola Palermi, responsabile Marketing e Comunicazione del Gruppo Loccioni - Abbiamo sviluppato questo misuratore di sostenibilità per visualizzare in tempo reale le performance energetiche e i dati relativi all’impatto ambientale di un edificio. Jesi è il primo comune in Italia a misurare la sostenibilità e questo è senz’altro il fatto più rilevante”. Durante l’incontro è stata rafforzata la “partnership” tra Jesi e Pesaro:  “Sono tre anni che lavoriamo insieme – dichiara l’Assessore all’ambiente di Pesaro Giancarlo Parasecoli – Vogliamo operare in modo efficace e concreto sulle tematiche della sostenibilità”.

ROTARY CLUB (2012)

Si è tenuto martedì 5 giugno, presso l’Hotel Federico II, il conviviale “Rotary Club Jesi” per soci e ospiti. Nome illustre quello del Prof. Gustavo Visentini, Ordinario di Diritto Commerciale LUISS. Ad ascoltare la sua tesi, relativa all’attuale crisi economica, circa un centinaio di persone tra cui spicca il nome di Gennaro Pieralisi. “Nel nostro paese non funziona la giustizia civile e ci sono troppi scandali – grida Gustavo Visentini – L’ordine professionale è un mostro, l’università una cosa spaventosa che insegna cose inutili. Occorre investire sul cervello!”. Un sistema che va cambiato quanto prima per poter tornare ai livelli che ci competono: “L’organizzazione politica non esiste più, il sistema tributario fa acqua da tutte le parti e non riusciamo a sconfiggere il fenomeno dell’evasione fiscale. Il mondo bancario? Non è affatto credibile”. Pieralisi punta il dito contro l’elevata inflazione creatasi nel corso degli anni: “L’inflazione non ci serve a niente – così Visentini – Siamo noi che non riusciamo a reagire”. Difficile, forse troppo, trovare le opportune soluzioni ai problemi del paese. Ironico il membro del CDA LUISS Management: “Basta avere ottimismo!”.


FINE 2011 - LA SITUAZIONE DI AZIENDE E COMMERCIANTI DELLA VALLESINA Continuano i saldi in tempo di crisi. Nei primi giorni di saldi ufficiali i dati riportano un significativo calo percentuale delle vendite in tutto il panorama nazionale: 20 per cento in meno rispetto allo scorso anno.
Il decremento degli acquisti conferma dunque le previsioni. Tengono i centri commerciali, file negli outlet e nei negozi low-cost. Al contrario, i piccoli negozi in centro, a conduzione prevalentemente familiare, rimangono spesso semivuoti, facendo così registrare una performance di fatturato tutt’altro che brillante.
Una regola, quest’ultima, che vale anche per parecchi commercianti del nostro centro storico, punto di incontro gradito e gremito di cittadini jesini durante il week-end appena trascorso.
Tutti attenti nell’opera di osservare le vetrine, entrare nei negozi e, in alcuni casi, uscire con una busta in mano. Nessuna corsa agli acquisti, ma una semplice passeggiata, a passo lento, per Corso Matteotti e zone limitrofe.
In termini generali, gli acquisti languono e per i commercianti si tratta di veri e propri “saldi” negativi. A tracciare un primo bilancio concernente le festività natalizie ci ha pensato Bruno Sassaroli, “patron” del negozio di abbigliamento St.Michel: <<I primi quindici giorni del mese di dicembre hanno rappresentato un autentico disastro, successivamente ci siamo ripresi. Nonostante i saldi stiano andando discretamente bene, un abbondante 25% in meno come fatturato rispetto allo scorso anno costituisce il dato più emblematico. Inoltre, con il discorso della liberalizzazione degli orari, avremo ancora più difficoltà. Siamo all’ osso a livello di dipendenti e allungare gli orari di lavoro diventa davvero micidiale… Sarebbe sufficiente guardare i visi stremati dei componenti della nostra ‘équipe’…>>.
In linea di principio, gran parte dei commercianti jesini sono d’accordo sui potenziali svantaggi che potrebbe portare il fenomeno della liberalizzazione, legati in primis agli eccessivi ritmi di lavoro e a una curva di costi medi crescente. Non è dello stesso avviso il responsabile del locale di borse e accessori Carpisa, ovvero Michele Sborlini: <<Siete convinti? A mio avviso un negozio a conduzione prevalentemente familiare ha minori spese ed è più agevolato di un franchising…>>.
Continuando a ragionare in termini economici, si è trattato di un mese di dicembre più “calmo” anche per il negozio di intimo Yamamay e per la Gioielleria Freddi che in coro affermano: <<L’affluenza è diminuita e il budget di spesa è indubbiamente più contenuto in tempo di crisi, nonostante l’intelligente e positiva iniziativa del comune di rendere gratuito il parcheggio Mercantini. Il problema dei varchi? Non crediamo abbiano influenzato negativamente la nostra attività, d’altronde nessun cliente si è mai lamentato della situazione>>.
Il periodo “nero” dell’economia italiana sembra non spaventare affatto Bifani, uno dei leader della pelletteria locale: <<I saldi sono iniziati da qualche giorno e possiamo dire che le cose stanno andando nella giusta direzione, almeno per il momento. Siamo soddisfatti dell’affluenza e delle risposte che sta dando il popolo jesino…>>.  Gli fa eco Sborlini: <<Non possiamo che essere contenti. Il negozio è sempre pieno, i prezzi sono competitivi e vanno dagli otto ai quaranta euro. Abbiamo inoltre una clientela fidelizzata che va matta per la nostra valigieria. Un acquisto sulla carta ingombrante, reso più agevole dalla gratuità del Parcheggio Mercantini in queste feste>>.


VINI E AZIENDE (2010 - "Voce") E’ notizia recente: la dieta Mediterranea è entrata ufficialmente nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Una gran bella soddisfazione per la nostra “dottrina” che vede riconoscersi l’etichetta dell’Eccellenza: olio d’oliva, pane, cereali ma anche un buon bicchiere di vino. Quel vino che non è mai mancato nelle tavole dei nostri contadini, quel vino che oggi sembra rivivere una seconda giovinezza con prestigiosi riconoscimenti internazionali, andando a superare spesso i nobili vini d’oltralpe. Il prodotto vinicolo costituisce la colonna portante dell’economia della nostra regione e certamente il  Verdicchio è il re incontrastato del “sapore” marchigiano. Ma il vero vanto dei nostri territori è rappresentato dalle piccole imprese agricole che, con determinazione e caparbietà, sono riuscite a valorizzare sempre di più la qualità del prodotto, portandolo a rivestire una fondamentale rilevanza nel mercato di molteplici paesi. Come sono cambiate le cose signori! A pensare che reperti fossili di tralci di vite sembrano risalire addirittura a due milioni di anni fa!  Tante sono le aziende marchigiane del settore; una delle più longeve è indubbiamente l’Azienda Mancini, le cui radici affondano negli anni Sessanta.  La sede del titolare Benito Mancini, affiancato dai suoi tre figli, è situata nella zona classica di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi , con un’estensione di circa 20 ettari di vigneti di proprietà nei comuni di Maiolati Spontini e Castelbellino. A pochi passi, troviamo una casa rurale completamente ristrutturata e destinata a molteplici attività quali esposizione di prodotti e degustazione. In questi ultimi anni il costante impegno al miglioramento qualitativo è stato premiato con riconoscimenti nazionali e internazionali, ottenuti con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Villa Talliano”, le selezioni di Verdicchio “Santa Lucia” e “Ghibellino” e lo Spumante Brut. Provare per credere! Del resto, la campionessa mondiale di fioretto Elisa Di Francisca è stata chiarissima: “Il buon vino è il segreto dei campioni di Jesi…”.

Natale tempo di brindisi. 2012 Dopo il prestigioso Premio ottenuto con lo Spumante Brut all’International Wine Challenge di Londra - uno dei più prestigiosi concorsi internazionali di vini –la ditta Mancini intende candidarsi a un ruolo di primo ordine nel palcoscenico vinicolo. Il suo Spumante Brut è stato infatti l’unico marchigiano ad essere premiato. L’omonima azienda di Maiolati Spontini presenterà, durante la manifestazione “Natale in Cantina”, un nuovo e gustoso prodotto da regalare in occasione delle prossime festività natalizie, ovvero lo Spumante Dolce Mancini. Un prodotto ottenuto da uve Verdicchio e Chardonnay,  caratterizzato da un perlage finissimo, con un aroma intenso e gradevole a cui segue un gusto morbido, elegante e armonico, ideale a fine pasto per accompagnare dolci di qualsiasi tipo. Numerosi sono i premi ottenuti dall’Azienda Mancini nei vari concorsi enologi nazionali ed internazionali. Credendo molto nel fenomeno dell’enoturismo, da più di dieci anni l’azienda è associata al “Movimento Turismo del Vino” che organizza interessanti appuntamenti dedicati al prodotto vinicolo, tra cui “Natale in Cantina”. Una giornata di festa che si ripete da anni e che coinvolgerà appassionati ed enoturisti. L’appuntamento si svolgerà presso il punto vendita Mancini di Moie di Maiolati Spontini, nei giorni 8 e 9 dicembre, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. In tale occasione, oltre alla presentazione e degustazione del nuovo Spumante Dolce, si potrà trovare una vasta gamma di confezioni regalo.


MINE ANTI-UOMO
Per ricordare agli adulti che il problema relativo alle mine anti-uomo è ancora tremendamente reale, e per rappresentarlo ai più giovani che con ogni probabilità non lo conoscono adeguatamente, il Comitato Locale della C.R.I. di Jesi  ha deciso di inserire, all’interno del proprio programma organizzativo delle “Giornate della Croce Rossa” la mostra dal titolo “CRImine – le mine antiuomo”. Ieri pomeriggio, alle ore 17,30, ha preso il via l’interessante rassegna nella galleria del Palazzo dei Convegni per non dimenticare i tanti crimini contro l’umanità. “La mostra, resa possibile anche grazie alla collaborazione del Prof. Mauro Petrucci, volontario della C.R.I. a Senigallia, espone oltre sessanta ordigni forniti dal Museo della Guerra di Rovereto – fanno sapere gli organizzatori dell’evento - L’intento è indubbiamente quello di realizzare una vera e propria campagna di sensibilizzazione dei cittadini”. A spiegare nel dettaglio tale manifestazione ci ha pensato il Dott. Francesco Bravi, Commissario del Comitato Locale C.R.I. di Jesi: “Si tratta di un’iniziativa davvero importante che coinvolgerà anche numerose scuole: ci sarà infatti un artificiere che accompagnerà i ragazzi a far visita alla mostra. Il nome che abbiamo attribuito ad essa fa riferimento ad attività di tipo criminale attraverso le quali vengono distrutte tantissime vite umane; azioni che non rendono possibile l’evoluzione di una popolazione bloccata nelle attività di tipo economico, agricolo e industriale. In questo modo gli individui rimangono come in un carcere a cielo aperto”. Intorno agli anni Novanta il governo italiano ha approvato una legislazione che impedisce la produzione e distribuzione delle mine antiuomo. In realtà, i 110 milioni circa di ordigni disseminati in 67 paesi continueranno a ferire, mutilare ed uccidere. “La legislazione parla chiaro e prevede apposite sanzioni pecuniarie nonché l’arresto per chi produce tali mine – prosegue il Dott. Francesco Bravi - Purtroppo, però, il problema continua a sussistere a livello internazionale. La soluzione migliore? Sicuramente bisognerebbe boicottare le grandi banche che sovvenzionano, in maniera indiretta, le ditte produttrici di mine. Tutto questo avviene, infatti, tramite particolari transazioni con paesi quali le Isole Cayman”. Segue un appello significativo alla politica e alle istituzioni: “E’ arrivata l’ora di agire efficacemente. I politici devono darsi da fare per risolvere quanto prima questa grossa infamia”.

UN’EPIFANIA ALL’INSEGNA DELLA PACE

Educare le nuove generazioni alla giustizia e alla pace. Educazione che rappresenta probabilmente una delle avventure più difficili nonché affascinanti della realtà odierna.  Comunicare ai giovani, autentico patrimonio del futuro, l’apprezzamento per i valori positivi della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene. Educare le nuove generazioni alla giustizia e alla pace.  E’ proprio questo il motivo conduttore dell’appuntamento jesino “2000 idee per la pace”, rituale ultra-trentennale (il primo lancio risale all’1 gennaio 1981; appuntamento successivamente spostato in data 6 gennaio al fine di garantire una maggiore affluenza) svoltosi nella giornata dell’Epifania, organizzato da Comune e circoscrizioni con la preziosa partecipazione della Consulta della pace e delle scuole primarie jesine.  Classi di studenti che continuano a rivestire il ruolo di anello di congiunzione tra creatività e longevità di un “progetto” estremamente funzionale. Un’iniziativa che è sinonimo di rapporti e scambi interculturali tra la nostra città e le altre regioni o addirittura paesi Come da tradizione, ieri mattina in Piazza della Repubblica diverse centinaia di bambini, accompagnati dalle loro famiglie, hanno lanciato più di 1.200 palloncini colorati a cui sono stati appesi dei volantini personalizzati con appositi messaggi e disegni, andando così ad arricchire un gustoso “piatto musicale” condito dalla presenza del Sindaco Belcecchi e dell’Assessore Lasca.
<<Siamo davvero soddisfatti di questa iniziativa, dobbiamo dire rara all’interno del panorama nazionale – afferma il Presidente della circoscrizione centro Roberto Vecci – La città di Federico II sta rispondendo da anni in maniera particolarmente positiva a questo invito. Non a caso, Jesi è etichettata come ‘Città della Pace’ e circondata da valori significativi…>>. Roberto Vecci prosegue: << Se già a partire dai bambini di oggi si perpetua questa cultura pacifica, allora negli adulti di domani ci sarà un coinvolgimento ancor più attivo nel mondo della pace.
Si tratta di un ‘tragitto’ che considero assai importante e che, ripeto, deve iniziare sin dai più piccoli, altrimenti vorrebbe dire dar luogo ad una pura astrazione filosofica…>>. Per quello che concerne le destinazioni, da evidenziare in primis l’esperienza di Arianna; la piccola jesina, nel 2009, lanciò un palloncino che raggiunse l’anno dopo una famiglia di Gospic, in Croazia,  la quale si mise immediatamente in contatto con il Comune di Jesi.
<< Si trattò di un “feed-back” talmente positivo da convincere il sindaco Belcecchi e soci ad ospitare il suddetto nucleo familiare nella Piazza del Verdicchio. Segnalazioni sono comunque giunte, nel corso degli anni, anche dalla Puglia, dall’Abruzzo e dall’Emilia Romagna.
Che altro dire… Sta procedendo tutto nella giusta direzione. Il ‘progetto’ è ambizioso e va obbligatoriamente garantito nel suo prosieguo…>>.
DANIELE BARTOCCI
Il vento gelido della mattinata ha, purtroppo, ridimensionato la numerosità dei partecipanti rispetto alle previsioni della vigilia, e reso non del tutto agevole il lancio dei palloncini da parte dei bambini.   La piena riuscita della manifestazione è stata inoltre ostacolata dai problemi tecnici che hanno messo fuori uso il microfono, impedendo al Sindaco di esporre compiutamente il proprio messaggio alla cittadinanza. Belcecchi si è dovuto quindi limitare a un ringraziamento rivolto alle circoscrizioni che hanno permesso di rinnovare un appuntamento di profondo significato.







 
 
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