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PER BRUNO CONTI E' 'UN GIOCO DA RAGAZZI': UN LIBRO VINCENTE FATTO DI CALCIO E FAMIGLIA
Bruno Conti a tutto campo, senza alcun filtro. È uscita in data 15 marzo l’autobiografia dal titolo Un gioco da ragazzi scritta dalla bandiera della Roma Bruno Conti insieme al giornalista di Mediaset Giammarco Menga. Il volume racconta la storia dell’ex centrocampista della Roma, i valori antichi della famiglia e l’amore per la Roma e la Nazionale tra aneddoti di sport, di vita privata e ricordi indelebili. Prefazione a cura di Francesco Totti. Conti, oggi dirigente, ha dato vita,a questo libro emozionante: la famiglia, il mondiale dell’82 che lo ha visto sollevare la coppa del Mondo con gli azzurri della Nazionale. Una vita vissuta nella Capitale, tralasciando la breve apparizione con il Genoa, una gloriosa carriera da centrocampista con ben 52 reti da incorniciare e tante belle giocate regalate ai tifosi della curva sud dell’Olimpico per cui ha vinto lo scudetto. Ma nell’autobiografia non si parla solo di calcio bensì dell’amore per la famiglia e per i suoi due figli, Andrea e Daniele, che gli hanno regalato 5 nipoti. Oggi Bruno Conti, da Direttore del settore giovanile della Roma, vive a Nettuno con la moglie Laura. Il libro è edito da Rizzoli. Proprio il sito Rizzoli Libri svela qualche ‘chicca’. "Signor Conti, suo figlio Bruno è davvero bravo e vorremmo portarlo con noi in America", afferma il dirigente della squadra di baseball di Santa Monica . Alla parola "America", mia madre chiede senza pensarci due volte: «Scusate, ma l’America dove si trova?». In cucina c’è silenzio assoluto. Poi, dopo una manciata di minuti, mio padre si decide: «Mio figlio è piccolo e da Nettuno non si muove». Se lui avesse detto sì in quella tiepida serata di agosto, non sarei mai diventato Bruno Conti. Aveva cominciato con il baseball, il piccolo Bruno (il più brasiliano di tutti i nostri calciatori, che per la prima volta si racconta in questa autobiografia vivace e sincera), ma lo aspettava una lunga carriera che avrebbe fatto di lui una grande colonna giallorossa e un uomo-
In queste pagine si susseguono aneddoti inediti con gli altri protagonisti dell’epoca (dal grande Liedholm, superstizioso, che allineava le scarpe in spogliatoio, al mitico Pruzzo, dedito alla guida pericolosa) e magici ricordi di partite incredibili. Sono spiragli che svelano al lettore l’epoca in cui il calcio era ancora "un gioco da ragazzi", fatto di fatica ed entusiasmo, polvere e festeggiamenti a base di fettuccine al ragù.
E, allo stesso tempo, riportano alla mente dei giallorossi e di tutti coloro che ricordano l’Italia dell’82 un protagonista assoluto, esemplare.
Buona lettura a tutti!