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ALESSIO TACCHINARDI: IL SUO PUNTO DI VISTA SUL RUOLO DEI PROCURATORI SPORTIVI

ALESSIO TACCHINARDI: IL SUO PUNTO DI VISTA SUL RUOLO DEI PROCURATORI SPORTIVI

"Penso che la figura del procuratore sia una figura fondamentale che può seguirti e mandarti su un determinato percorso. Oggi però i procuratori hanno preso troppo potere…". Schietto e sincero Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juventus e allenatore del Fano in Lega Pro nella passata stagione. Alessio Tacchinardi è intervenuto alla Rotonda di Senigallia, nelle Marche, in occasione della cerimonia del Premio Renato Cesarini in memoria del campione marchigiano ex Juventus inventore della famosa "Zona Cesarini". "Al giorno d’oggi le società hanno bisogno di ossigeno – si è espresso così Tacchinardi davanti a una platea composta da sportivi, manager e professionisti della comunicazione - I procuratori per così dire sono diventati troppo pesanti in alcuni casi: se vanno bene sono subito lì a battere cassa, vogliono subito i soldi. È vero che ognuno deve guardare al suo lavoro. Però se non va bene il giocatore va bene così; se va bene e non rinnovi il contratto ti mettono in condizione di andare in scadenza. Oggi se non si fa qualcosa per queste società che con umiltà e professionalità vogliono portare avanti un percorso… vengono veramente strozzate…". Alessio Tacchinardi ha ribadito il ruolo essenziale del procuratore: "Dico quindi che la figura del procuratore è troppo importante, così come è fondamentale il ruolo dell’allenatore… Bisogna tuttavia cercare delle soluzioni in quanto oggi alcune società sono in grande difficoltà. Io ho avuto un procuratore che è Alessandro Moggi che mi ha aiutato molto anche nei consigli… È vero che oggi c’è tanta gente sotto, è una giungla questo lavoro… Mi auguro che si faccia qualcosa e che si trovi delle soluzioni…". Ai talk-show del Premio Cesarini, tenutosi ieri sera a Senigallia e condotto da Luca Marchetti Sky, Sandro Sabatini Mediaset e Luigi Brecciaroli (Arancia Television che ha seguito e "guidato" in maniera eccezionale l’evento), hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti Massimo Ferrero (Samp) e Fabrizio Corsi (Empoli), l’allenatore Fabrizio Castori, Enrico Varriale e Josè Altafini (Juventus, Milan e Napoli) e altri personaggi del mondo dello sport.
Nell’edizione 2020 vinsero
Cutrone, Caicedo e Mertens a pari merito e furono assegnati prestigiosi riconoscimenti, fra gli altri, ad Arrigo Sacchi, Ariedo Braida, Fabrizio Ravanelli, Morgan De Sanctis, Massimo Pulcinelli (patron Ascoli Calcio), Stefano Barigelli (Direttore Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (Caporedattore dell’Ansa Sport), Enrico Varriale (Rai), Andrea Balzanetti (Caporedattore quotidiano Corriere della Sera), Luca Marchetti (giornalista Sky Sport esperto calciomercato), Daniele Bartocci (miglior giornalista sportivo giovane), Xavier Jacobelli (Tuttosport) e Daniele Massaro (Milan). Il premio Renato Cesarini si assegna dal 2016: la prima edizione fu vinta da Eros Pisano (Hellas Verona), in seguito da Dybala, Zapata e Immobile (a pari merito), Barella (Cagliari, 2018),Ciofani (Frosinone) e nel 2020 a pari merito da Cutrone, Caicedo e Mertens.


(foto edizione 2019 e 2020)

https://www.calciostyle.it/serie-a/premio-renato-cesarini-alessio-tacchinardi-il-mondo-dei-procuratori-oggi-e-una-giungla.html





EDY REJA A GRADO, IL MIO ARTICOLO PER FOOTBALL-MAGAZINE

Pubblicato da DANIELE BARTOCCI in SPORT · 27/8/2018 14:06:59
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